Si abbassa, secondo le nuove raccomandazioni della Preventive Services Task Force (USPSTF) americana, l’età iniziale dello screening per il tumore del colon-retto. «Nuove evidenze sul cancro colorettale in persone under 50 anni hanno consentito alla Task Force di raccomandare l’inizio dello screening a 45 anni invece che a 50», spiega Martha Kubik del College of Health and Human Services alla Mason University di Fairfax in Virginia. Ricordiamo che le linee guida 2016 dell’USPSTF raccomandavano l’inizio dello screening per cancro colorettale all’età di 50 anni e la sua prosecuzione fino ai 75 anni, mentre la decisione di sottoporre a screening gli adulti dai 76 agli 85 anni andrebbe presa su base individuale e lo screening dovrebbe essere interrotto dopo gli 85 anni.
Più
ridotti i benefici per gli over 85
Kubik
e i colleghi dell’USPSTF si sono serviti dei risultati di un aggiornamento
delle evidenze per sviluppare raccomandazioni aggiornate da applicare ad adulti
asintomatici che sono a rischio medio di cancro colorettale. Secondo gli
esperti, ci sarebbe un beneficio netto notevole per lo screening per cancro
colorettale in adulti dai 50 ai 75 anni, confermando la precedente
raccomandazione di sottoporre a controlli tutti gli adulti in questa fascia
d’età. Con moderata certezza, la task force ha concluso che ci sarebbe altresì
un beneficio netto moderato per lo screening per cancro colorettale negli
adulti dai 45 ai 49 anni, quindi ha abbassato l’età cui iniziare lo screening a
45 anni.
Il
beneficio netto dello screening in pazienti dai 76 agli 85 anni è più limitato
che in altre fasce d’età, per cui l’USPSTF raccomanda uno screening selettivo
in questa fascia d’età, sulla base della salute generale del paziente e dei
precedenti screening.
Le
raccomandazioni proposte suggeriscono uno screening annuale con esami delle
feci, colonscopia virtuale ogni 5 anni, sigmoidoscopia flessibile ogni 10 anni
più un esame delle feci ogni anno o colonscopia ogni 10 anni.